Tecniche di osservazione del comportamento
- Area di Comunicazione: didattica.comunicazione@iusve.it
- Area di Pedagogia: didattica.pedagogia@iusve.it
- Area di Psicologia: didattica.psicologia@iusve.it
Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale
La finalità di questo insegnamento è di presentare l’osservazione del comportamento nelle sue applicazioni in psicologia clinica e dello sviluppo. Verrà quindi illustrata la metodologia della tecnica osservativa come possibile e valido strumento clinico- diagnostico. In particolare si approfondiranno gli schemi di codifica che possono essere applicati nell’ambito della ricerca e nella valutazione clinica della prima e seconda infanzia.
Prerequisiti richiesti
Nessuno
Competenze
La formazione dello psicologo in ambito dell’osservazione del comportamento consta di due essenziali componenti: la conoscenza di un impianto teorico di base e l’acquisizione di tecniche operative utili per il lavoro sul campo. L’osservazione è un processo che integra questi due significati, ponendosi come elemento unificante tra teoria e prassi. “Sapere come osservare” riguarda l’ambito della conoscenza teorica, “essere capaci di osservare” riconduce all’azione concreta, ad una specifico operare che diviene competenza metodologica del clinico.
Abilità
Osservare non è una capacità innata del clinico ma un’attitudine e un'abilità, che si conquistano con l’allenamento e la ripetizione. L’osservazione richiede esercizio delle capacità di attendere, di mantenersi aperti al dubbio, alla reinterpretazione e alla messa in discussione dell' operare stesso e di quanto osservato. L’osservazione si delinea come uno degli assi fondanti la professionalità di chi opera in campo psicologico-clinico. Non è uno strumento precostituito, non tutte le metodologie osservative sono adeguate per ogni soggetto e contesto. La metodologia osservativa consta di un insieme di atteggiamenti, tecniche e strumenti che devono essere conosciuti e approfonditi proprio perché il clinico acquisisca un “atteggiamento osservativo di fondo”; esso diverrà parte integrante del modo di agire in ambito professionale, costituendosi quale elemento basilare delle abilità dello psicologo.
Conoscenze
Le conoscenze teoriche che verranno proposte allo studente:
- breve storia del concetto di osservazione;
- l'osservazione come metodo per lo studio del comportamento nell'ambiente naturale di vita;
- osservazione diretta e indiretta del comportamento;
- osservazione partecipante, distaccata e critica;
- l'osservazione come tecnica di rilevazione dei dati comportamentali;
- i resoconti narrativi, lo schema codifica, le rating scale;
- l'osservazione nella diagnosi descrittiva: compilazione di un profilo diagnostico;
- la valutazione delle funzioni cognitive attraverso l'osservazione del gioco;
- la valutazione dell'interazione attraverso i codici per l'alternanza del turno durante il gioco condiviso e per la valutazione delle modalità interattive.
Bibliografia
Bibliografia obbligatoria:
- P. Venuti, L'osservazione del comportamento, ricerca psicologica e pratica clinica. Carrocci ed, Roma, 2001.
- T. Aureli e P. Perucchini, Osservare e valutare il comportamento del bambino. Il Mulino, Bologna, 2014.
- E. Baumgartner, L'osservazione del comportamento infantile. Carrocci, Milano, 3° edizione 2018.
Focus
Metodologia
ll corso si articolerà in proposte integrate e alternate di formazione teorica e pratica. Le metodologie didattiche che verranno utilizzate prevalentemente sono: lezioni frontali per la trasmissione di contenuti teorico-pratici con utilizzo di power point e analisi video didattici. Esercitazioni in piccolo gruppo. Esperienze pratiche guidate.
Criteri di valutazione e Modalità d'esame
La verifica dell’apprendimento delle conoscenze avverrà con un esame orale e con la produzione di due codifiche osservative.
Contatti e Orario di ricevimento
La docente riceve su richiesta degli studenti (in presenza o a distanza) accordandosi preventivamente via mail al seguente indirizzo: v.schiavon@iusve.it