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Laboratorio: Psicologia nei processi educativi

Docenti
  SONIA MARCON, SILVIA AZZALI, FEDERICO BATTAGLINI, SIMONE PANIZZUTI
Istituto / Ciclo
Psicologia (Baccalaureato (STP))
Anno accademico
2023/2024
Codice
PSE60058
Anno di corso
2° Anno
Semestre
1
ECTS
4.0
Ore
32
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
Obbligatorio
Tipologia d'esame / Metodo di valutazione
Relazioni inerenti le lezioni svolte, esame finale orale
Per modificare la scheda approvata richiederne lo sblocco scrivendo a:
- Area di Comunicazione: didattica.comunicazione@iusve.it
- Area di Pedagogia: didattica.pedagogia@iusve.it
- Area di Psicologia: didattica.psicologia@iusve.it
SCHEDA PUBBLICATA
Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale

Prof. ssa AZZALI SILVIA

Riflettere sul profilo dello psicologo che opera a scuola e nei contesti educativi in modo da promuovere la costruzione di uno schema di riferimento che possa accompagnare i futuri professionisti nel proprio lavoro. Si lavorerà per: - Far conoscere le principali nozioni teoriche della Concezione Operativa necessarie all’intervento professionale, avendo chiarezza degli elementi che le costituiscono e delle relazioni tra i diversi concetti; - saper leggere le situazioni concrete dell’esperienza professionale utilizzando le nozioni proposte, utilizzando una serie di casi che verranno portati a lezione; - saper applicare le teorie e acquisire strumenti di intervento che possano servire allo psicologo nel suo operare “fuori dal Banco”; - rafforzare gli atteggiamenti coerenti con Il metodo clinico in situazione educativa. 
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
Sullo sfondo teorico, che verrà brevemente accennato, del concetto di “contatto” così come presentato in Gestalt Therapy, si definiscono i presupposti della relazione educativa intesa come azione maieutica, capace di favorire la piena espressione di sé (in un contesto relazionale), nella direzione di crescita specifica di ciascuna fase evolutiva. Nella dialogica organismo-ambiente, il ruolo dell’educatore si gioca attorno all’ambivalenza del concetto di limite: nella doppia accezione di limite “da raggiungere” e di limite “da non superare”. La funzione dell’educatore si esplica quindi da un lato nello stimolare, sostenere e coadiuvare le risorse delle persone in crescita nel raggiungimento dei propri obiettivi e della propria autorealizzazione, dall’altro nel favorire in loro la capacità di contenimento dei comportamenti entro i confini posti dall’essere perennemente in relazione con altri soggetti e in contesti normati da principi etici, regole e divieti. L’accento sulla funzione maieutica è posto affinché l’educatore si collochi sempre come un facilitatore dei processi di sviluppo e consapevolezza della persona e non come mero sostegno alla soddisfazione di bisogni o come istanza di controllo e tutore dell’ordine dei contesti nei quali agisce. Dato che le interazioni educative trattate nel laboratorio non sono pertinenza esclusiva di un ruolo specifico (possono riguardare genitori, educatori, adulti di riferimento aspecifici, allenatori, ecc.), le esercitazioni pratiche tenderanno a mettere in luce prevalentemente quelle realizzabili dagli psicologi chiamati ad agire sia nei contesti educativi, sia nei setting di consulenza a caregiver.
 
Prof.ssa SONIA MARCON
Tra le tante possibilità che può avere uno psicologo di intervenire nella scuola, il modulo focalizza l’attenzione su quelle di tipo educativo e promozionale attraverso le quali si può stimolare la riflessione, dare informazioni, far fare esperienze guidate di lavoro in classe su varie tematiche (es. autostima, comunicazione, emozioni, regole, gestione dei conflitti, affettività ecc.) ed integrare così il lavoro educativo degli insegnanti. Si rifletterà e discuterà anche sugli interventi educativi che insegnanti ed educatori possono attuare nella loro quotidianità e che potrebbe competere allo psicologo formare, supervisionare e/o correggere ed integrare. Si farà speciale riferimento al ruolo dello psicologo scolastico dopo il protocollo CNOP-MIUR del 2020 e successive modifiche. Durante il laboratorio si farà esperienza di come lavorare in gruppo per l’analisi di casi e la cooperazione nel lavoro educativo.
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
Il laboratorio intende sensibilizzare e formare i partecipanti sui seguenti aspetti: • Caratteristiche del ruolo dello psicologo in ambito educativo • Mappatura delle differenti organizzazioni ed applicazioni delle attività educative nel territorio • Concetti e riferimenti utili provenienti dal modello teorico dell’Analisi Transazionale • Differenti approcci e strumenti d’intervento • Riflessione e confronto sulle tematiche rilevanti e di interesse • Strumenti di management utili nella progettazione dell’intervento • Riflessione e confronto su case studies in ambito educativo. 
Il laboratorio agisce nella direzione di far acquisire ai partecipanti una maggior consapevolezza del ruolo e delle differenti applicazioni degli interventi educativi, considerando alcune linee guida provenienti dal modello teorico dell’Analisi Transazionale, analizzando casi reali specifici. Aspetto considerato dal percorso formativo è anche una riflessione sulle soft skills richieste allo psicologo che lavora in tale contesto, sperimentando attivamente alcuni strumenti formativi da poter proporre anche in contesto educativo a riguardo, e competenze trasversali utili alla progettazione e gestione di programmi educativi.
Prerequisiti richiesti

PER TUTTI

Gli studenti frequentano nel corso del primo anno il laboratorio di psicologia della comunicazione e il corso di psicologia dell’educazione.
Competenze

Prof. ssa AZZALI SILVIA

Il protocollo di intesa sottoscritto tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi nel 2020 prevede la figura dello psicologo come professionista necessario a garantire un supporto psicologico al personale scolastico, agli studenti e alle famiglie, anche per far fronte a traumi e disagi derivati dall’emergenza COVID-19.Questo protocollo apre a importanti opportunità di lavoro per i futuri psicologi e richiede competenze specifiche che questo laboratorio può concorrere a formare. Pertanto il percorso permetterà allo studente di: - riconoscere la tipologia dei problemi che si esprimono a scuola attraverso i numerosi casi proposti a lezione; - conoscere i protocolli di intervento da utilizzare in situazione; - acquisire alcune nozioni teoriche centrali per il lavoro dello psicologo “fuori dal banco”; - maturare atteggiamenti utili al ruolo dello psicologo nei processi educativi.
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
Il corso mira ad accrescere le capacità dello studente di: - analizzare e riconoscere il valore e l’efficacia educativa di specifici interventi da parte di caregiver. - Analizzare e riconoscere interventi disfunzionali da parte di caregiver inefficaci. - Mettere in relazione alcuni aspetti educativi con quelli evolutivi e di sviluppo in generale della individualità, della autonomia, della autostima e del senso di efficacia e di capacità di autorealizzazione. - ideare e progettare i interventi educativi per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio e delle dipendenze. - Prevedere alcune criticità cui il caregiver deve sapere far fronte nello svolgimento dei propri compiti. 
 
Prof.ssa SONIA MARCON
1. Saper costruire interventi secondo lo stile autorevole in ambito scolastico e valutarne e potenziarne l’efficacia. 2. Sperimentarsi nell’elaborazione di un progetto di intervento preventivo-promozionale in contesto scolastico (definendo destinatari, contesto, obiettivi, modalità di intervento e verifica).
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
1. Analizzare i fabbisogni di un intervento educativo. 2. Analizzare un intervento educativo. 3. Lavorare in team in ambito educativo.
Abilità

Prof. ssa AZZALI SILVIA 

Lo studente sarà in grado di: - Costruire percorsi di accoglienza per le classi prime; - Attivare uno spazio di ascolto per studenti e genitori; - Proporre percorsi psicoeducativi per le classi; - Proporsi come consulente per le problematiche individuali e di classe con gli insegnanti. Nel corso lo studente imparerà a utilizzare per i punti sopra indicati gli strumenti necessari: il questionario AMOS, l’agenda, il termometro di Virginia Satir, la scheda proiettiva degli Omini, lo SWOT, il Metaplan, il world cafè, la metafora, il Modello 35, il portfolio dell’orientamento, la scheda del Viaggio, l’agenda delle emozioni.
 Nel corso si rifletterà ulteriormente, rispetto ai corsi già frequentati in precedenza, sull’importanza di maturare abilità relazionali specifiche: - Mettersi in una posizione di osservazione di ciò che accade nel contesto e dentro di sé; - Saper stare in astinenza; - Imparare da chi si incontra; - Mantenere l’asimmetria necessaria alla funzione professionale; - Curare la flessibilità del proprio schema di riferimento; - Gestire l’ansia leggendola dal punto di vista della propria storia e dei propri vissuti; - Mantenere nelle situazioni un punto di vista di apertura e di ricerca.Nel corso si rifletterà ulteriormente, rispetto ai corsi già frequentati in precedenza, sull’importanza di maturare abilità relazionali specifiche: - Mettersi in una posizione di osservazione di ciò che accade nel contesto e dentro di sé; - Saper stare in astinenza; - Imparare da chi si incontra; - Mantenere l’asimmetria necessaria alla funzione professionale; - Curare la flessibilità del proprio schema di riferimento; - Gestire l’ansia leggendola dal punto di vista della propria storia e dei propri vissuti; - Mantenere nelle situazioni un punto di vista di apertura e di ricerca.
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
Il laboratorio mira ad accrescere le abilità dello studente di: - distinguere attività/interventi di tipo educativo da quelli clinici o di altro genere. - riconoscere la specificità del ruolo dello psicologo in ambito educativo anche in contesti di equipe multidisciplinari. - identificare i principali compiti evolutivi nelle diverse fasi di sviluppo della persona e riconoscere il relativo ruolo/compito educativo dei caregiver specifico per ciascuna fase (soprattutto in adolescenza). riconoscere alcune modalità di interazione disfunzionali in ambito educativo. - raccogliere in fase di anamnesi elementi salienti, utili a restituire letture e indicazioni pertinenti, in una eventuale consulenza con caregiver. - concepire alcune tipologie di intervento educativo in contesti aggregativi. - progettare alcune semplici attività educative per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio.   
 
Prof.ssa SONIA MARCON
1. Descrivere e riconoscere i principali interventi di uno psicologo in ambito scolastico. 2. Individuare gli elementi della comunicazione educativa di tipo autorevole e la sua funzione in ambito scolastico (sia per i docenti che per lo psicologo), distinguendola da altri stili relazionali. 3. Saper analizzare diversi tipi di interventi educativi in ambito scolastico in vista del loro utilizzo in un’eventuale specifica progettazione. 
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
1. Descrivere e riconoscere i principali contesti ed interventi di uno psicologo in ambito educativo. 2. Saper analizzare interventi educativi. 3.  Individuare i principali messaggi ed obiettivi presenti in interventi educativi.
Conoscenze

Prof. ssa AZZALI SILVIA

Il corso sarà realizzato a partire dagli studi e dai contributi teorici della Concezione Operativa (PichonRivière, JosèBleger, Armando Bauleo, Raffaele Fischetti). - Lo schema di riferimento dello psicologo scolastico - Le aree di Pichon Riviere, - La Teoria degli Ambiti - L’emergente - Lo psicologo e il processo di apprendimento-insegnamento - Il setting e il metodoclinicoIl corso sarà realizzato a partire dagli studi e dai contributi teorici della Concezione Operativa (PichonRivière, JosèBleger, Armando Bauleo, Raffaele Fischetti). - Lo schema di riferimento dello psicologo scolastico - Le aree di Pichon Riviere, - La Teoria degli Ambiti - L’emergente - Lo psicologo e il processo di apprendimento-insegnamento - Il setting e il metodoclinico.
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
- Il laboratorio introduce alla tematica dell’educazione e vuole anzitutto condurre gli studenti attraverso una lettura critica di alcuni fenomeni e casistiche relative alle interazioni educative in famiglia e nella società contemporanee. - In particolare, saranno esplorati diversi focus: il concetto di alleanza educativa, l'asimmetria dei ruoli nella relazione educativa, ruolo normativo e conflitto, l'influenza dei modelli sociali, il ruolo dei media, le trasformazioni della famiglia, fenomeni specifici della contemporaneità, ecc. - A partire da questa lettura del presente contesto, il vuole incentivare alcune riflessioni dello studente in merito al ruolo ed al compito degli educatori e degli psicologi in questo ambito, allo scopo di favorire, oltre all’acquisizione di nuove informazioni, anche una capacità di analisi e ideazione personale e originale. - Il laboratorio è concepito per anticipare allo studente lo scenario dell’operare concreto dello psicologo che si occupa di educazione, sia mediante la descrizione di prassi operative che attraverso la prefigurazione di situazioni reali, fornendo anche rappresentazioni utili e concrete del mondo del lavoro in questo ambito. - Il laboratorio introduce alle attività di tipo educativo più spesso realizzate nelle classi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado e legate prevalentemente alle tematiche della promozione del benessere e della prevenzione dei comportamenti a rischio. - Il laboratorio introduce alle attività di tipo educativo più spesso realizzate nei centri di aggregazione giovanile e centrate prevalentemente sull’integrazione delle diversità, lo sviluppo di autostima ed autoefficacia, lo sviluppo di capacità di comunicazione e interazione, lo sviluppo di capacità di espressione e creatività.
 
Prof. SONIA MARCON
1. Funzioni e caratteristiche dell’intervento educativo dello psicologo a scuola per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio. 2. L’Analisi Transazionale, la neurobiologia di Siegel e la comunicazione educativa di H. Franta a servizio della comunicazione educativa a scuola. 3. Atteggiamenti dello psicologo funzionali alla costruzione e promozione di relazioni educative costruttive.  4. Il protocollo per lo psicologo scolastico.
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
1. Strumenti e servizi di sostegno psicologico. 2. Principi teorici provenienti dal modello teorico dell’Analisi Transazionale. 3.  Caratteristiche del ruolo. 4. Aree e contesti di applicazione del ruolo. 5. Stakeholders coinvolti in interventi, percorsi e servizi in ambito educativo. 6. Strumenti e metodologie per interventi psicoeducativi. 7. Situazioni e tematiche di intervento. 8. Modelli teorici di analisi.
Il ruolo dello psicologo in ambito educativo può avere a che fare con differenti contesti e stakeholders, e richiedere differenti tipologie di competenze. Partendo da alcuni aspetti riguardanti il perché, quali le caratteristiche del ruolo, alcune aree di intervento di maggiore interesse, intende fornire strumenti ed insights utili allo svolgimento del ruolo. Il corso parte da un’analisi dei “perché”: • del ruolo e delle sue competenze, analizzandolo nelle sue caratteristiche • di alcune direzioni di intervento con focus proveniente dal modello teorico dell’Analisi Transazionale • di alcune aree di principale interesse ed intervento Prosegue poi con ulteriori approfondimenti riguardanti il “come” e “cosa”: • strumenti e metodi di intervento • strumenti per l’analisi dei fabbisogni • strumenti utili all’analisi di un progetto educativo Sarà favorito il contatto con realtà operative nell’ambito educativo attraverso il contributo di testimoni aziendali e case studies.
Bibliografia

Prof. ssa AZZALI SILVIA

Il testo del corso è Silvia AZZALI, Fuori dal Banco. Idee, percorsi e strumenti di psicologia scolastica, Libreria  Universitaria, 2020.
Si proporranno estratti da questi libri:
Armando BAULEO A., Apprendimento in gruppo, in Ideologia, gruppo e famiglia, ed.Feltrinelli, 1978 Alberto EIGUER, La famiglia dell’adolescente. Il ritorno degli antenati, FrancoAngeli, 20111 Enrique PICHON-RIVIERE, ll processo gruppale, ed. Lauretana l985 Raffaele FISCHETTI, Sul processo di apprendimento, in CIR, 1990 Anna Silvia BOMBI, Monica BUCCIARELLI, Cesare CORNOLDI, Ersilia MENESINI, Perché la scuola non può fare a meno della psicologia (e invece qualche volta se ne dimentica)?, Giornale Italiano di Psicologia, a.XLI, n.1, marzo 2014, Il Mulino.
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
Trattandosi di un modulo prevalentemente pratico-esperienziale, si rimanda alla bibliografia di riferimento dei corsi di psicologia dell’educazione, di pedagogia e del laboratorio di comunicazione. Saranno disponibili dispense con i principali materiali utilizzati a lezione. Per approfondimenti di alcuni aspetti trattati si segnalano i seguenti testi facoltativi: MARI G., Educare la persona, La Scuola, Brescia 2013. Tuffanelli L., D. Ianes, La gestione della classe. Autorappresentazione, autocontrollo, comunicazione e progettualità. Trento, Erickson, 2011.
 
Prof.ssa SONIA MARCON
Trattandosi di un modulo prevalentemente pratico-esperienziale, sarà disponibile una dispensa con i principali materiali utilizzati a lezione e saranno di volta in volta indicate le parti per gli approfondimenti e lo studio personale, tratte dai testi sotto indicati: Testo di riferimento C. Cornoldi, L. Molinari (a cura di), Lo psicologo scolastico. Competenze e aree di intervento. Bologna, Il Mulino, 2019. Dispensa-slides della docente Ad integrazione (parti indicate tratte dai seguenti testi) M., Emad Samir, L’interazione educativa e il clima positivo nel gruppo classe. Roma, LAS, 2014. Z., Formella,.Psicologia dell’intervento educativo.Roma, LAS, 2015.M. Gentile, F. Pisanu, Insegnare educando. Promuovere a scuola le risorse psicosociali di chi apprende: modelli, strategie, attività. Milano, Utet, 2023. P. Marmocchi - C. Dall’Aglio – M. Zannini , Educare le life skills. Come promuovere le abilità psico-sociali e affettive secondo l’organizzazione Mondiale della Sanità. Trento, Erickson, 2004. A., Moè, Il piacere di imparare e di insegnare. Pensieri, ambienti e persone motivanti. Milano, Mondadori Università, 2019. D.J., Siegel, La mente adolescente. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2014. D.J. Siegel– T.Payne Bryson, 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino. Milano, Raffaello Cortina Editore, 2012.
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
Trattandosi di un modulo prevalentemente pratico-esperienziale, sarà disponibile una dispensa con i principali materiali utilizzati a lezione e saranno di volta in volta indicate le parti per gli approfondimenti e lo studio personale, tratte da alcuni testi, tra i quali: Fòrema. Small techniques, giochi d’aula e attività per l’apprendimento esperienziale. Milano,Franco Angeli, 2013. D. Goleman. Intelligenza emotiva. Milano, Rizzoli, 1996. D. Goleman. Lavorare con intelligenza emotiva. Come inventare un nuovo rapporto con il lavoro. Milano, Rizzoli, 1998. I. Stewart, V. Joines. L’Analisi Transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani. Milano, Garzanti Editori, 2000. M. Sunderland. Disegnare le emozioni. Espressione grafica e conoscenza di sé. Trento, Erickson, 1997. M. Sunderland. Disegnare le relazioni. Espressione grafica e conoscenza degli altri. Trento, Erickson, 2011. 
 
Focus
Metodologia
Prof. ssa AZZALI SILVIA

Il laboratorio prevede l’alternarsi di informazioni teoriche frontali sulle nozioni centrali del modello di riferimento con attività di rielaborazione personale e di gruppo. In ogni lezione verranno proposti degli strumenti operativi che potranno entrare a far parte del bagaglio professionale dello psicologo che desideri lavorare a scuola e nei contesti educativi. Si presenteranno casi concreti e protocolli di intervento validati. 

 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
1. Trattandosi di un laboratorio, sarà privilegiata una modalità ricca di pratiche esperienziali e interattive. Si potranno alternare attività individuali e in piccoli gruppi, integrazioni teoriche e confronti assembleari. 2. Il quadro generale di riferimento è quello della Gestalt Therapy, ma volendo essere questo un corso con un taglio spiccatamente operativo e dedicato più all’apprendimento di informazioni e prassi esecutive che di teorie, ci si riferirà frequentemente alla analisi di esempi e di casi concreti ed alla illustrazione di procedure che vengono anche dall’esperienza di lavoro “sul campo” dell’insegnante. Tanto le attività individuali, quanto le eventuali esercitazioni in piccoli gruppi saranno le basi per la valutazione finale di idoneità. Il prodotto finale del lavoro in piccoli gruppi può consistere di un testo, un filmato, una presentazione pw-point, ecc. a discrezione degli studenti. Per la parte teorica, l’insegnamento può prevedere l’uso di pw-point e di collegamento in rete per la ricerca e la visione di siti e contenuti specifici. I discenti saranno soprattutto invitati, nel rispetto della sensibilità e della privacy di ciascuno, ad analizzare e discutere gli aspetti delle varie tematiche anche a partire dai propri vissuti e dalle proprie esperienze e stimolati quindi a mettere a fuoco detti aspetti anche nell’ambito delle proprie relazioni, allo scopo di favorire un approccio immediatamente pratico e maggiormente coinvolgente alla tematica del corso. Esercitazioni Le esercitazioni occuperanno circa metà delle ore del laboratorio. Lo scopo dell’esercitazione è quella di dare agli studenti l’occasione di tradurre in un contenuto progettuale e/o esemplificativo, e quindi più concreto, le informazioni e le teorie apprese in ciascuna giornata. Il valore dell’esercitazione è su più livelli: - Lo studente deve “maneggiare” l’informazione e applicarla, dunque recuperarla, integrarla alle altre, capirne il senso e le ricadute sul piano più pratico e concreto, riconoscerne le implicazioni, i limiti e le criticità. Ciò permette spesso agli studenti anche di formulare opinioni, obiezioni, rielaborazioni riguardo alle cose apprese. - Lo studente conserva meglio l’informazione avendola fatta più propria attraverso l’esperienza di doverla “utilizzare” in prima persona e attivamente. - Lo studente ed il docente acquistano durante il processo in corso una più evidente chiarezza riguardo alla efficacia dell’insegnamento. Se qualcosa non è stato spiegato o capito bene, la messa in pratica delle nozioni lo rivela immediatamente Strumenti didattici Gli strumenti più frequentemente utilizzati sono: presentazione di argomenti in modalità frontale con eventuale supporto di navigazione in rete o presentazioni (ad esempio pw-point), case history, discussione di gruppo, esercitazione applicativa; ideazione guidata di progetti.
 
Prof.ssa SONIA MARCON
Trattandosi di un laboratorio, sarà privilegiata la modalità pratica. Si alterneranno brevi lezioni teoriche (max 30 min) ad esercitazioni individuali (schede di riflessione e applicazioni pratiche) e lavori di condivisione/studio in gruppi. Il materiale di studio e di esercitazione sarà scaricabile dalla piattaforma Sirius.
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
Il laboratorio è proposto in modalità prevalentemente pratica, alternando a presentazioni frontali l’utilizzo di esercitazioni e casi, attività esperienziali quali role play ed esercitazioni psicosociali, testimonianze aziendali e lavori di gruppo. Gli studenti sono tenuti alla presenza.
Criteri di valutazione e Modalità d'esame

Prof. ssa AZZALI SILVIA

La valutazione consiste nel completamento di alcuni materiali che verranno assegnati durante il corso; nell’approfondimento di una nozione tra quelle presentate a lezione, attraverso due domande finali che verranno proposte ai ragazzi nell’ultima lezione in modalità scritta. Vi sarà inoltre una valutazione sulle modalità di partecipazione al laboratorio. Si prevedono due momenti di verifica intermedia, utili a verificare l’andamento del processo di apprendimento.
 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
Verranno anzitutto considerate la partecipazione e la qualità della collaborazione dimostrate in aula da ciascun allievo, oltre che la puntualità, il rispetto delle regole, la consegna puntuale delle esercitazioni, ecc. Altri criteri di valutazione riguardano la capacità di tradurre in applicazioni o esemplificazioni (in relazione ad un caso o ad una situazione specifica proposta dall'insegnante) quanto esposto ed appreso in forma teorica. È apprezzata inoltre, durante il laboratorio, la capacità dello studente di organizzare le attività e il discorso in modo articolato e dinamico, con una terminologia appropriata e stabilendo nessi e collegamenti con altre conoscenze eventualmente acquisite in ambiti e corsi differenti. Sarà infine tenuto conto nella valutazione finale della realizzazione e della presentazione di eventuali lavori svolti individualmente o in sottogruppo. 
 
Prof.ssa SONIA MARCON
La verifica per l’idoneità si baserà sulla compilazione e discussione di schede di lavoro individuali e in gruppo, effettuate durante il laboratorio e su un elaborato scritto che sarà elaborato in sottogruppi e presentato in aula all'ultimo incontro. Dopo ogni lezione sarà richiesto un report individuale. Saranno oggetto di valutazione anche gli atteggiamenti degli studenti durante il laboratorio (es. puntualità, partecipazione attiva, rispetto delle regole, collaborazione con i colleghi, consegna puntuale delle esercitazioni ecc.).
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
L’esame prevede la valutazione di un lavoro di gruppo e di un test individuale a risposta multipla. Capacità di analisi, di lavoro in gruppo ed acquisizione dei contenuti proposti durante il laboratorio saranno i principali elementi valutati.
Contatti e Orario di ricevimento
Prof. ssa AZZALI SILVIA

La docente riceve su appuntamento da concordare per mail o telefonicamente al numero 3381208825 o alla mail s.azzali@iusve.it     

 
Prof. BATTAGLINI FEDERICO
 Orario da definirsi di volta in volta in base alle richieste. f.battaglini@iusve.it .
 
Prof.ssa SONIA MARCON
La docente riceve su appuntamento prima o dopo l'incontro o via meet da concordare per mail al s.marcon@iusve.it
 
Prof. SIMONE PANIZZUTI
Il docente riceve previo appuntamento, da concordare via mail o durante le lezioni. s.panizzuti@iusve.it
 
Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale
    Nessuna informazione
Prerequisiti richiesti
    Nessuna informazione
Competenze
  • Competenze (max 3)
    Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
Abilità
  • Abilità
    Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
Conoscenze
  • Conoscenze (contenuti)
    Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
Bibliografia
  • Testi obbligatori:
  • Testi consigliati:
Focus
    Nessuna informazione
Metodologia
    Nessuna informazione
Criteri di valutazione e Modalità d'esame
    Nessuna informazione
Contatti e Orario di ricevimento
    Nessuna informazione