Antropologia filosofica e teologica
- Area di Comunicazione: didattica.comunicazione@iusve.it
- Area di Pedagogia: didattica.pedagogia@iusve.it
- Area di Psicologia: didattica.psicologia@iusve.it
Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale
L’antropologia filosofica assieme a quella teologica ha a cuore soprattutto la domanda, tanto personale che comune, intorno al "chi sono io?" e al "chi siamo noi?". La ricerca biologica, antropologica, filosofica, teologica e le neuroscienze, tanto per stare nel presente, continuano a confermare che l’essere dell’uomo è polimorfo. Non c'è soltanto il dominante homo oeconomicus ma anzitutto l’homo reciprocans, l’homo loquens, l’homo curans, l’homo ludens, l’homo faber e le figure potrebbero continuare ad arricchirsi. Come ci ha insegnato H. Plessner, l'uomo è “l’orizzonte a noi assegnato di compiti che – nelle svariate culture e al di là di grandi distanze storiche – sono stati considerati come propri dell’uomo: compiti di un essere che desidera e spera, pensa e vuole, sente e crede, si preoccupa della propria vita e in ogni cosa deve esperire la distanza tra la perfezione e le sue possibilità”. La nostra antropologia degli universali come compiti è un’antropologia drammatica, dove molto poco è già assicurato e dove quasi tutto deve fiorire quotidianamente nella tensione tra le aspirazioni che ciascuno cura dentro di sé e le possibilità concrete che ha disposizione, a partire da se stesso ma anche dal contesto storico e sociale in cui si trova a condurre la sua vita. E’ questa la nostra chiave per introdurci alla comprensione degli universali antropologici. L’antropologia filosofica è quindi un sapere aperto per definizione, dove il processo di umanizzazione è consegnato anche alla responsabilità di ciascuno di noi. L'obiettivo principale del corso consiste nell'articolare una visione dell'uomo oltre il paradigma dominante dell'individualismo e quindi dare respiro ad un'antropologia più integrale e aperta, insieme personalista e comunitaria, un'antropologia arricchita dal paradigma dell'ecologia integrale. L'insieme della proposta delle lezioni è in tal modo ripensata e articolata sul nuovo paradigma dell'ecologia integrale: relazione con sé stessi, relazione con gli altri, relazione con la terra-ambiente, relazione con la trascendenza. La disciplina intende fornire agli studenti le categorie interpretative essenziali per poter discernere le dinamiche della domanda di senso così come si dischiude nelle vicende socioculturali della nostra esistenza nella società contemporanea. L’approccio antropologico permette di strutturare più efficacemente tanto la ricerca personale del senso che la propria maturazione etica di fronte alle diverse sfide che vengono poste sia nella vita professionale che nella sfera dell’educazione alla nuova cittadinanza ecologica. Infine, l'opportunità del nostro Istituto Universitario ci permette anche di intrecciare costantemente il sapere filosofico con quello teologico, nel rispetto dell'autonomia e in una reciprocità all'interno della quale il patrimonio teologico cristiano risulta ulteriormente arricchente, oltre che problematizzante rispetto a taluni luoghi comuni. L'antropologia teologica ci permette di prendere sul serio e di tematizzare l'uomo come "indefinibilità ritornante e riflettente su se stessa", come ci ha insegnato il teologo Karl Rahner.
Prerequisiti richiesti
La capacità e il desiderio di coltivare costantemente e criticamente la riflessione sull'essere uomini, insieme sulla casa comune, anche con altre specie viventi. L'apertura alla cultura del domandare e del ricercare. La disponibilità all'attitudine critica. La ricerca di azioni personali e collettive per una trasformazione continua all'insegna di una umanizzazione ecologica.
Competenze
Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di: 1. conoscere e articolare una mappa antropologica sulla scia degli universali antropologici fondamentali; 2. accogliere e mettere costantemente in ricerca se stesso alla luce del processo di una nuova eco-umanizzazione; 3. articolare un percorso transdisciplinare nella conoscenza dell'essere umano e di se stesso. 4. maturare una sano anticonformismo nella ricerca di sé e della propria 'vocazione' nella storia.
Abilità
Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di: 1. discernere il proprio processo di crescita alla luce degli universali antropologici; 2. individuare percorsi educativi improntati al dono e al riconoscimento; 3. far interagire antropologia e proposta educativa; 4. coltivare la sporgenza sulla trascendenza.
Conoscenze
Il corso, dopo aver enucleato la natura esistenziale della domanda antropologica nella vita d’oggi, cerca di articolare una serie di domande e di questioni relative all’uomo: il suo essere, il suo agire e il suo divenire, approfondendo le prospettive proprie dell’antropologia classica e contemporanea, tanto sul versante filosofico che teologico, con i due grandi fuochi dell'uomo biblico e dell'uomo greco. Si propone inoltre di fornire alcune categorie interpretative al fine di mettere in luce la decisività della relazione tra antropologia ed ecologia integrale. Nella prima parte del corso vengono introdotte le categorie di base della disciplina, a partire dalla nozione stessa di antropologia, e i suoi principali strumenti metodologici, l'asse fenomenologico, al fine di evidenziare la specificità di questo sapere sull’uomo e il percorso storico e critico attraverso cui esso è andato definendosi. Il dialogo tra l’antropologia ecologica e l’antropologia filosofica costituisce il termine di riferimento principale. Vengono anche prese in esame le problematiche centrali dell’antropologia filosofica attraverso l’approccio ad alcuni testi fondamentali del pensiero occidentale, i quali hanno contribuito a plasmare la nostra visione dell’uomo e il suo posto nel mondo. La novità del corso consiste nel tenere aperto costantemente il dialogo e il confronto tra l'antropologia filosofica e teologica, fino a raggiungere la fonte morale e spirituale dell'uomo di Nazareth, alla luce della terza ricerca sul Gesù storico. Il paradigma dell'ecologia integrale costituirà il riferimento per la riformulazione di una antropologia in dialettica con l'ecologia. II parte: Antropologia del dono e del riconoscimento Nella seconda parte del corso vengono affrontate in chiave di antropologia fondamentale le tematiche della persona, dello sviluppo morale, del dono e del riconoscimento nella relazione.
Bibliografia
L. BIAGI, Uomo, editrice Messaggero, Padova 2020 Altri testi e saggi saranno segnalati dal docente durante il corso.
Focus
Metodologia
Lezioni frontali, esercitazioni personali e per gruppi di interesse, discussioni plenarie con i partecipanti, approfondimenti personali sulla base anche delle propensioni di ciascuno. Formazione personale assistita su particolari questioni individuate anche dai partecipanti.
Criteri di valutazione e Modalità d'esame
L´esame consiste in una prova orale centrata sugli argomenti trattati durante il corso. L´allievo potrà integrare la prova orale con la predisposizione, presentazione e discussione di un percorso sintetico tra gli universali antropologici e le implicazioni pedagogiche, concordato col docente. La valutazione terrà conto anche della partecipazione attiva alle esercitazioni realizzate durante le lezioni. Pertanto sarà effettuata una verifica in progress degli apprendimenti. Il docente durante l'esame verifica anche gli appunti presi dallo studente.
Contatti e Orario di ricevimento
Il docente è disponibile alla fine delle lezioni e su eventuale appuntamento.