Diritto dei servizi educativi per l’infanzia
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Finalità dell'insegnamento e apporto specifico al profilo professionale
L'insegnamento di "Diritto dei servizi educativi per l’infanzia” si propone di mettere a fuoco la legislazione di settore, non esistendo un quadro unitario in materia ma una cornice che si ritrova entro l’insieme di (a) principi a carattere internazionale o europeo, (b) normativa nazionale e linee guida ministeriali di riferimento per la scuola e i servizi educativi nella fascia 0/6 anni nonché, alla luce del riparto di competenze Stato/Regioni, nella normativa regionale; (c) legislazione regionale sui servizi educativi 0/3 anni.
L'insieme degli argomenti messi a fuoco nell'insegnamento mirano a rinforzare, nell'economia delle ore previste, il profilo in uscita del futuro educatore dei servizi educativi per l’infanzia, in modo da orientarlo con una minima bussola normativa di settore.
Prerequisiti richiesti
È preferibile aver sostenuto l'esame di "Biogiuridica e diritto minorile", in cui sono stati tratteggiati contenuti introduttivi allo studio delle discipline giuridiche, prima di affrontare l'esame di " Diritto dei servizi educativi per l’infanzia ".
Competenze
Con il superamento dell'esame di " Diritto dei servizi educativi per l’infanzia" lo studente avrà sviluppato competenze che gli consentiranno di: 1) maturare una riflessione propria e una capacità di minima analisi in merito alle principali questioni normative affrontate e agli aspetti fondamentali della normativa internazionale, nazionale e regionale di settore; 2) analizzare in modo consapevole e critico le dimensioni politico-giuridiche collegate agli argomenti trattati; 3) avere strumenti interpretativi in grado di cogliere e comprendere i risvolti pratici dell'attuazione della normativa analizzata.
Abilità
Con il superamento dell'esame di " Diritto dei servizi educativi per l’infanzia" lo/a studente/essa sarà in grado di: 1) collegare trasversalmente le dimensioni affrontate all'interno della disciplina, in chiave almeno interdisciplinare; 2) orientarsi all'interno della normativa di settore ai fini della futura attività professionale; 3) utilizzare in modo adeguato il linguaggio tecnico-specialistico giuridico (per quanto possibile visto il profilo in uscita di area non giuridica).
Conoscenze
1. Il diritto all’educazione come diritto sociale, nel quadro dei diritti umani, e come diritto “essenziale” del soggetto umano
2. I servizi educativi per l’infanzia entro gli obiettivi di Barcellona sui e nel Pilastro europeo sui diritti civili
3. Il diritto all’educazione e ai servizi per l’infanzia entro il quadro della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC, 1989)
4. Il riparto di competenze Stato/Regioni in materia di servizi educativi per l’infanzia
5. La normativa nazionale e le linee guida ministeriali di riferimento per la scuola e i servizi educativi nella fascia 0/6 anni
6. La legislazione regionale sui servizi educativi 0/3 anni
Bibliografia
Ai fini dell'esame, lo/a studente/essa deve studiare gli appunti delle lezioni e gli ulteriori eventuali materiali forniti in piattaforma o a lezione dal/i docente/i.
Focus
Metodologia
Lezioni frontali partecipate e trattazione di alcuni argomenti in gruppo (eventualmente da riadattare alla frequenza in modalità "duale").
Criteri di valutazione e Modalità d'esame
Esame scritto con 5 quesiti a risposta aperta (con lunghezza massima delle risposte), inquadrabili in tre tipologie:
A. domande di inquadramento/definizione di un concetto, categoria, aspetto specifico (2 domande; 5 punti/cad.; lunghezza max risposte: 10 righe)
B. domande di analisi e comprensione oppure commento a un brano (2 domande; 6 punti/cad.; lunghezza max risposte: 15 righe)
C. analisi e commento di situazione legata all'esperienza professionale e/o di tirocinio che concretizzi i temi trattati a lezione e/o nei materiali proposti (8 punti).
Il lavoro dello studente / la studentessa sarà valutato/a in trentesimi, maturando l’eventuale attribuzione della lode allorquando egli/ella dimostri, trasversalmente alle varie risposte, proprietà nel linguaggio specifico proprio degli studi sui diritti umani e/o la capacità di collegamento intradisciplinare o interdisciplinare.
Nella correzione e attribuzione del punteggio alle singole risposte e al complesso della prova, in applicazione delle conoscenze, abilità e competenze dichiarate, il docente considererà i seguenti indicatori/criteri di valutazione:
1) conoscenza e comprensione degli aspetti affrontati a lezione e nei differenti contribuiti dei testi studiati (quesiti tipo A e B);
2) capacità di collegamento trasversale (a livello intradisciplinare o, se possibile, interdisciplinare) (quesiti tipo A, B, C);
3) capacità di applicazione dei contenuti a dimensioni pratiche e/o al contesto professionale (quesito tipo C);
4) proprietà di linguaggio tecnico-specialistico (quesiti tipo A, B, C);
5) maturazione di un’autonomia di giudizio (quesiti tipo B e C)
Contatti e Orario di ricevimento
Il docente riceve su appuntamento. Scrivere a: c.crocetta@iusve.it.